Avvocato e patto in percentuale: è possibile?
Avv. Nicola Todeschini Malasanità, Risarcimento per danni da sinistri stradali
Può un avvocato stipulare con un cliente un patto in percentuale?
Sul web se ne leggono di tutti i tipi: c’è chi dice no, magari perché è interessato a far credere che solo le società d’infortunistica possano farlo, chi dice forse, chi dice si, insomma regna la confusione.
Prenderò spunto dalla domanda di una nostra lettrice che ci chiede:
Gentile avvocato è vero che un avvocato non può fare patti in percentuale con il proprio cliente? L.M.
No, è vero il contrario: l’avvocato può stipulare un patto in percentuale sul valore dell’affare venendo così incontro alle più moderne ed elastiche esigenze del proprio cliente.
È una favola, quindi, quella secondo la quale le società d’infortunistica avrebbero una marcia in più potendo solo loro stabilire patti in percentuale.
Il solo patto di quota lite non è consentito all’avvocato ed anzi farebbero bene, coloro che credono sia invece una buona soluzione, evitare di piegarsi alle richieste di alcune società d’infortunistica che stabiliscono patti di quota lite anche del 20/30 se non 40 % sulla somma concordata che spetterebbe al cliente è che spesso si fanno pagare anche le spese dall’assicurazione!
Con un avvocato è possibile stabilire un patto in percentuale sul valore dell’affare.
Il patto viene stabilito all’inizio e sarebbe scorretto, e quindi non produttivo di effetti, se mai contenesse indicazioni percentuali esorbitanti come quelle che io stesso ho invece letto in contratti sottoposti da alcune società d’infortunistica ai propri clienti.
Gent.mo Avv.to da anni lotto x una controversia legale,per mobbing,con la mia azienda,e successivamente,per una. Messa in quiescienza,in maniera illegittima,purtroppo per una serie di anomalie non ho trovato Giustizia in merito.desidero sapere se posso avere la possibilita’ di avere Giustizia perche’non riesco a. Rassegnarmi a tutto cio’ grazie e mi scusi il disturbo.
Gentile Signora, non mi disturba affatto.
Sono spiacente di leggere quanto scrive perché cercare giustizia è sempre opportuno. Si tratta, tuttavia, di comprendere se le regole in materia corrispondano al Suo senso di giustizia (non è purtroppo, automatico) e in caso positivo se la giustizia sia stata cercata nel modo migliore (ed anche questa seconda condizione non si verifica sempre).
L’unico consiglio che mi sento di darLe è quello di tentare di comprendere se le due condizioni si siano avverate così da poter maturare la miglior decisione in ordine al da farsi.
Cordialmente Avv. Nicola Todeschini