Banco di prova del giurista, perchè lo impegna nell'interpretazione moderna di regole invece sempre esplorate in modo scolastico, il danno esistenziale rappresenta, per uno studioso, ma pure per il pratico, l'occasione per far valere tutte le proprie doti.
Se il giurista non riconosce l'importanza del panorama di realizzazione personale dell'individuo non potrà mai esplorare, con profitto, la fitta rete di pregiudizi che chi subisce un torto dovuto a malasanità abbia potuto patire.
Al vecchio modo di assistere il danneggiato si deve quindi sostituire quello, attivo, del giurista moderno, capace di aiutare il danneggiato a rendersi consapevole del danno patito in un flusso informativo bilaterale e continuo che lo renda protagonista della sua tutela.
Il danno esistenziale trova nella malasanità una delle occasioni più importanti per essere affermato: non pensare solo all'ipotesi tipica del danno da violazione del rapporto parentale, che si può richiedere quando sia perduto il rapporto con un proprio congiunto.
Pensa invece a tutte le ipotesi, che l'Avv. Nicola Todeschini ha elaborato nei suoi molteplici contributi in argomento, nelle quali la difettosa informazione non ha messo il paziente nelle condizioni di decidere consapevolmente se sottoporsi all'intervento.
Ma non finisce qui, come molti invece credono, il paziente non adeguatamente informato può chiedere il risarcimento del danno esistenziale anche quando, se ben informato, avrebbe dato il consenso al trattamento ma lo avrebbe condizionato ad un momento della sua vita che meglio si sarebbe adattato a sopportarne le complicanze.
Per tali ragioni l'Avv. Nicola Todeschini ha creato la categorie, descrittive, del "se curare" e del "quando curare", senza esplorare le quali non è possibile affermare di aver verificato ogni chance di risarcimento del danno.
Il danno esistenziale, in altri termini, si presta a compensare il danno per aver detto si all'intervento senza sapere quali vere ripercussioni avrebbe portato: il paziente che confidi nella pronta ripresa può dare il proprio assenso incondizionato contando di riprendersi effettivamente in una decina di giorni.
Ma se informato correttamente sulla possibilità di essere gravato da complicanze anche per sessanta giorni può decidere di soprassedere, di acconsentire all'intervento in un momento successivo, come accade per uno studente che non voglia perdere scuola, una sessione di esami, un evento irripetibile.
Il danno esistenziale, se elaborato da giuristi capaci, che non si improvvisino, può essere quindi l'arma grazie alla quale i diritti della persona che subisce un torto trovano finalmente affermazione.
Se hai subito un danno, anche esistenziale, e desideri che sia quantificato nel migliore dei modi, così che nessuna voce di danno sia dimenticata, magari perchè non conosciuta, rivolgiti allo studio legale dell'Avv. Nicola Todeschini esperto studioso del danno esistenziale in malasanità.
Interessante la pronuncia del Tribunale di Arezzo che ho di recente commentato su richiesta del Quotidiano Giuridico. Conferma la risarcibilità…
Doveva essere un intervento banale, così era stato descritto, alle emorroidi, con una tecnica non dolorosa e rodata. E invece…