Morte di Michele Merlo, è malasanità? L’intervista all’Avv. Nicola Todeschini
Avv. Nicola Todeschini Malasanità, Responsabilità della struttura ospedaliera, Risarcimento per errore medico
In questi giorni i congiunti di Michele Merlo si chiedono se la morte del giovane sia attribuibile ad un errore medico, la c.d. malasanità, e solo gli accertamenti che seguiranno potranno chiarire se esiste nesso di causa tra le condotte ed omissioni e la morte.
Ogni vertenza in materia di malasanità abbisogna di un percorso di indagine assai chiaro e lineare, soprattutto di un approccio scientificamente apprezzabile, sono da rifuggire le iniziative di pancia, le accuse non verificate e strampalate sia nel rispetto dei professionisti coinvolti che della necessità di evitare inutili spese.
Come abbiamo spiegato in questo post le storie di malasanità vanno affrontate quindi con un metodo rodato, serio, che conduca alla formalizzazione di una diffida solo dopo un approfondimento medico legale affidato ad esperti in convenzione. Non suggeriamo mai di formulare denunce al buio, ed anzi il percorso dell’accertamento della responsabilità penale lo sconsigliamo salvi casi eccezionali.
Ma torniamo al caso di Michele Merlo: la domanda, che Barry Mason rivolge all’Avv. Nicola Todeschini per RadioCaffè è se casi simili si ripetano e quali siano le contromisure adeguate, ecco qui la mia risposta, ascoltala in due minuti:
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L’esperienza ultra ventennale in materia mi consente di affermare che l’imprudenza è l’accusa che, alla prova della verifica anche peritale, risulta maggiormente riconosciuta nei casi di malasanità: dalle dimissioni intempestive, al rinvio a controllo successivo in un tempo assai lontano, alla sottovalutazione della sintomatologia (ipotesi al vaglio per il caso Merlo), lo studio medico legale del caso consente di fare accertare se la condotta superi il vaglio della miglior letteratura, delle linee guida e della pratiche acclarate dalla comunità scientifica o se la sottovalutazione dei sintomi non abbia consentito di sospettare un’evoluzione in peius.
Se all’esito della suggerita valutazione medico legale emerge un nesso di causa con la morte è possibile quindi invocare il risarcimento integrale del danno patito.