Pizza Pasqualina: il brevetto è salvo
Avv. Nicola Todeschini Assistenza marchi, brevetti e diritto d'autore
Il caso della pizza Pasqualina
I furbi provano a copiare tutto….anche il procedimento per la realizzazione di una speciale pizza, assolutamente originale, che ha successo anche fuori della provincia di Treviso (Tarzo, ed ora Conegliano) dove il suo “inventore” l’ha pensata, calibrata, protetta.
Accade che qualcuno inizi a copiarla, in modo servile, addirittura utilizzando le relative immagini, pur se non riuscendo a ripetere il lungo procedimento, protetto, di lavorazione della pasta che la rende unica.
La concorrenza, quindi, è sleale, ed ingannevole per i consumatori che credono di poter trovare altrove la pizza Pasqualina che il Sig. Ciribolla ha inventato.
Le diffide non convincono gli imitatori dal desistere quindi inizia un procedimento d’urgenza avanti le sezioni specializzate del Tribunale di Venezia, competente per materia.
Gli imitatori ci provano anche in Tribunale
Chiamati in giudizio gli imitatori ci provano, come si dice, sostenendo che una ricetta non si può brevettare, e che quindi sono liberi di riprodurre la pizza Pasqualina ma dopo una severa battaglia hanno la peggio perché il Tribunale di Venezia accoglie in via d’urgenza la tesi da noi sostenuta secondo la quale chi ha ideato un procedimento speciale di lavorazione, brevettandolo, ed assegnando al prodotto finito una denominazione che entra a far parte anche del marchio figurativo dell’azienda che la produce ha diritto d’impedire l’imitazione servile e tutelare il proprio marchio.
La causa di merito poi si chiude con un accordo che blinda la Pizza Pasqualina.
La sentenza è importante: Pizza Pasqualina e consumatori sono salvi
La vittoria della Pizza Pasqualina è importante tanto che anche Italia Oggi ne da notizia e si interessa al caso risolto dallo Studio Legale dell’Avv. Nicola Todeschini.
La soluzione adottata dal tribunale, in accoglimento della tesi avanzata dallo studio assicura, ad un tempo, la tutela del marchio e quella del consumatore che ha diritto di sapere che cosa mangia e di non essere quindi preso in giro.
E’ particolarmente piacevole poter festeggiare l’occasione in cui la tutela di un marchio che lavora cercando qualità ed originalità si accompagna alla tutela del consumatore.
Anche Oggi Treviso racconta il caso intervistando Roberto Ciribolla: