Riforma della responsabilità medica: il parere degli esperti
Avv. Nicola Todeschini Malasanità, Responsabilità del medico dipendente
Italia Oggi dedica uno speciale alla riforma della responsabilità medica contenuta in un ddl che pareva dovesse essere approvato prima della fine dell’anno ma che è slittato alla primavera del 2016.
La bozza Alpa, prima, e la proposta di riforma, poi, del Ministero non mi hanno soddisfatto e già nel mio blog come pure dalle colonne di Persona e Danno ho manifestato il mio parere negativo.
Il ddl supera alcuni nodi problematici ma ne introduce altri, che nel mio breve intervento su Italia Oggi ho segnalato all’attenzione degli interpreti.
Dalla bandiera, ormai consunta, della medicina difensiva, sulla quale più volte ho fatto sentire la mia, alla depenalizzazione passando per l’ipocrita cancellazione della responsabilità contrattuale del medico dipendente sino al confuso litisconsorzio necessario anche del medico dipendente nella causa magari solo intentata alla struttura, mi chiedo espressamente perché mai, discutendo di sprechi, non si abbia finalmente il coraggio di affrontare il ruolo delle compagnie di assicurazione !
Prima nemiche della mediazione, avversarie dell’accertamento tecnico preventivo, che ora finalmente anche il legislatore, con buona pace pure di certa giurisprudenza di merito restia a concederlo, individua quale ricetta magica per alleggerire il contenzioso, le compagnie di assicurazione sprecano fiumi di denaro per resistere, pretestuosamente, a domande invece fondate, ma nessuno ha il coraggio di affrontare seriamente il tema, anzi c’è chi fa disinformazione.
Come ho affermato in passato posso dimostrare quante centinaia di migliaia di euro sono stati sprecati, solo nei contenziosi dei quali sono stato direttamente interessato (centinai di casi in tutto il paese), per resistere impunemente a domande che invece meritavano attenzione e seria liquidazione: le compagnie hanno preferito difendersi indegnamente, non pagare nemmeno di fronte a perizie positive, preferendo sobbarcarsi contenzioso costosi sistematicamente perduti, sprecando migliaia di euro in spese legali, tasse di registro.
E questi sprechi chi li paga?
Il medico, la struttura pubblica (quindi noi tutti), eppure il mio invito a mettere il naso nelle liquidazioni strampalate non viene accolto ma comincio a comprendere che la resistenza sia dovuta alla consapevolezza di un grave problema, e si sa, scoperchiare un pentolone bollente non piace a nessuno (io, nel mio piccolo, con il progetto malassicurazione cerco di farlo).
Ma io insisto, vogliamo parlarne?
I dati li ho a disposizione e non rimarranno segreti, perché li pubblicherò ed allora voglio vedere se si continuerà a chiacchierare, senza averne contezza, di responsabilità delle regole, di medicina difensiva.
Ecco l’estratto del mio intervento su Italia Oggi, quando sono stato consultato, sulla proposta di riforma della responsabilità medica, quale avvocato specializzato:
Questo è un argomento di forte discussione, sarebbe interessante sentire diversi pareri.
Complimenti all’autore dell’articolo!