Sala operatoria malasanità

Tribunale di Treviso: risarcito anche il danno esistenziale all’incontinente vittima di errore medico

Avv. Nicola Todeschini Malassicurazione

Una sentenza importante pronunciata dal Tribunale di Treviso in materia di responsabilità medica (Italia Oggi).

Rimasta incontinente per un errore nell’esecuzione dell’intervento di emorroidectomia la paziente ha contestato l’errore grazie ad una perizia medico legale rivolgendosi all’Avv. Nicola Todeschini per essere assistita.

Struttura Ospedaliera ed ULS7 hanno negato l’errore, e così la loro compagnia di assicurazione, preferendo farsi trascinare in Tribunale dove invece la consulenza tecnica d’ufficio disposta dal magistrato ha confermato l’errore.

Ma nemmeno dopo il deposito della consulenza la struttura, che aveva addirittura accusato la povera paziente di voler speculare, ha mutato contegno insistendo nel coltivare, inutilmente, il processo di primo grado che è culminato con una sentenza importante, commentata da Italia Oggi che ha riconosciuto il danno morale ed esistenziale per la grave compromissione anche delle attività realizzatrici. La storia è già stata oggetto di altro post, leggi QUI.

Un’altro caso ascrivibile a quella che definiamo “malassicurazione” e che dimostra quanto contribuiscano le compagnie di assicurazione ad inflazionare il contenzioso aumentando le spese di gestione dei casi di malasanità.

Con la sentenza il magistrato oltre a condannare la struttura al risarcimento, inclusi interessi, ha condannato la compagnia a sostenere anche le spese dell’intero giudizio.

E’ il caso di domandarsi a chi convenga gestire in modo così poco prudente i casi di errore medico obbligando il paziente e la struttura sanitaria a stare in giudizio inutilmente anche quando è chiaro, dopo il deposito della consulenza disposta dal Giudice, che la responsabilità è certa.

Dovrebbero chiederselo i medici che spesso non informati credono che i maggiori costi delle polizze sia dovuti alle richieste dei pazienti e non all’atteggiamento inutilmente dilatorio delle compagnie di assicurazione.

Ma poiché le strutture sanitarie pagano i premi con i “nostri soldi“, dovrebbero farsi parte diligente per analizzare il contenzioso senza subirlo passivamente e scoperchiare, finalmente, il calderone di inefficienza, malizia, incapacità tecnica, che spesso condiscono la gestione dei sinistri causato anche danni erariali che nessuno reclama.

Per noi invece quella della malassicurazione è una battaglia importante, che facciamo nell’interesse non solo dei danneggiati ma pure del “sistema” .

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