Vaccino covid indennizzo e risarcimento del danno

Vaccino covid indennizzo e risarcimento del danno

Avv. Nicola Todeschini Riparazione dei torti, Risarcimento per consenso informato negato

Non mi vaccino perché poi lo Stato non paga se subisco conseguenze!
Lo dice anche il consenso informato!

Quante volte lo abbiamo letto in sfoghi non meglio precisati sui social network al tempo del Covid.

Costituzionalisti improvvisati che passano dal manuale delle giovani marmotte all’art. 32 della Costituzione giurano che il vaccino -quasi- obbligatorio sia incostituzionale o, come preferiscono scrivere, “anticostituzionale” eh si perchè sino a ieri si occupavano di antincendio, anticoncezionali, antiruggine e ora dopo aver allenato virtualmente la nazionale di calcio si sono autocertificati virologi, costituzionalisti e oncologi in un solo clic.

Invocano meme che inneggiano a diritti tiranni (ma non sanno che cosa voglia dire), concludono ogni loro disperata prospettazione con un sano “ma io sono libero di fare ciò che voglio“, pretendono che il diritto prescelto, che scoprono su Dazn essere ospitato dalla Costituzione, sia il diritto primo, quelle che per comodo loro vince anche sugli altri di pari rango (ma già a parlar di rango pretendono che tu debba “parlare come mangi”).

La paura, di quella si  che ho rispetto: vi perdono in nome della paura, perchè la paura avete diritto a provarla (come me) ed urlarla ai quattro venti, perchè lo Stato non è -stato- in grado di informarvi e proteggervi per tempo.

La stampa, sull’orlo di una crisi di nervi, oltre che di ascolti, ha trovato -come i virologi- una seconda chance e, con loro, ha vissuto e vive una seconda stagione di gloria, ben accompagnata da certa politica.

Ma passata la paura, vi prego, ora ragionate e poi, dopo ver avuto informazioni almeno dignitose, formate il vostro convincimento che solo allora sarà rispettabile, seppur ancora battente un NO- qualche cosa. Ma prima fermatevi e informatevi, così da argomentare il vostro NO, o SI con dignità.

Cominciamo dalla Costituzione: lasciatela in pace, anche l’obbligo vaccinale non tradisce il primato della persona purché fondato sulla necessità di tutelare la collettività, partendo dai più deboli.
Lasciate in pace la Costituzione perchè riconosce libertà ma parimenti pretende responsabilità indicando nella solidarietà, e non nell’egoismo, il fondamento della convivenza sociale.
Lasciate in pace la Costituzione perchè non concepisci diritti tiranni: semmai descrive diritti, se preferite libertà, che godono di un rango privilegiato ma che, quando sono in conflitto tra loro (la stessa libertà manifestata da cittadini diversi, o diverse libertà di pari copertura costituzionale) hanno bisogno di bilanciarsi.
E non vince quella che fa comodo a voi, ma ciascuna incontra il limite della pari forza dell’altra.
Non illudetevi che si tratti di diritti senza limiti, perchè non esistono, semmai i limiti sono intrinseci al diritto: la mia libertà di manifestare il pensiero non è assoluta, seppur protetta dalla costituzione, perchè incontra un limite nella pari libertà altrui, nella dignità altrui.
E così la libertà di andare dove mi pare non mi consente di limitare la vostra, e se veramente potessi andare dove mi pare senza limiti inevitabilmente limiterei la libertà altrui.

Pensiamo poi al consenso informato, studiando il quale ho trascorso più di vent’anni: non è vero che firmando un foglio più o meno incomprensibile ho delegato il potere di vita e di morte ad un medico che, se sbaglia, non mi risarcirà. E’ vero semmai il contrario: pagherà sia se non mi ha informato correttamente, sia se nell’inoculare il vaccino ha operato con colpa (violando quindi regole di prudenza, attenzione, competenza tecnica).
Semmai è stato previsto uno scudo -solo- penale che salva il medico dal procedimento penale, nulla a che fare con il risarcimento.

Terzo ed ultimo: dal 1992 quanto meno si indennizzano i danni da eventi avversi provocati dalle vaccinazioni obbligatorie, non è una novità.

Obiezione: ma il vaccino non è -ancora- obbligatorio per tutti!
Si è vero ma la Corte Costituzionale ha già fatto intendere che la norma è incostituzionale nella misura in cui non consente che la regola (diritto all’indennizzo) si applichi anche ai vaccini raccomandati, e tra questi certo c’è quello che qualcuno chiama, in spregio, “siero”, che è il vaccino raccomandato per eccellenza.
Di recente, inoltre, proprio per evitare la fatica di interpellare di nuovo la Corte Costituzionale, il decreto legge del 27 gennaio 2022 ha introdotto la modifica necessaria.
Ma non finisce qui: quanto detto vale per l’indennizzo e di fatto consente, con una certa facilità, di avere diritto ad una somma forfetaria. Ma provando la responsabilità del medico e/o dello Stato si può chiedere anche il risarcimento integrale del danno, ben di più dell’indennizzo.
Valgono insomma le solite regole, non c’è alcuna sordida trama per inocularci il grafene e farla franca.

Questo significa che non va riconosciuto il diritto di avere un’opinione diversa?

No! Significa che per averla, un opinione, gli argomenti devono fondarsi sul vero e questo mio modesto contributo mi auguro possa essere di aiuto.

Ecco di seguito la mia intervista a Radio Caffè, durante la quale rispondo alle domande di Barry Mason proprio su questi argomenti: si tratta di due minuti, magari utili a dire di NO, se del caso, ma con un po’, almeno mi auguro, di consapevolezza in più.

Attendo poi come sempre i vostri commenti!


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